Assemblea del 5 aprile a Como

Affollata assemblea martedì 5 aprile alla Fondazione Avvenire per la costituzione del Comitato comasco vota Sì per fermare il nucleare. Ad aderire all’iniziativa, nata su impulso del Comitato per 2 Sì al referendum per l’acqua bene comune e in sinergia con il Comitato lombardo vota Sì per fermare il nucleare, sono stati singoli cittadini e cittadine, esponenti dell’associazionismo, di movimenti di forze politiche e sindacali.

Nella riunione si è approvato lo statuto nel quale è indicato lo scopo di «realizzare attività informative e di promozione ed ogni altra azione a sostegno della Campagna del Referendum contro il nucleare», si è eletto coordinatore provinciale l’ambientalista Paolo Di Adamo si è costituito il Comitato scientifico dei portavoce.

Tutte le informazioni sull’attività del Comitato sono on line sul blog Comoenergiafelice messo dall’Associazione Arci-ecoinformazioni a disposizione della Campagna. La prossima riunione è gia fissata per mercoledì 13 aprile alle 21 nella sede della Fondazione Avvenire in via Teresa Ciceri 12 a Como.

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Un commento su “Assemblea del 5 aprile a Como”

  1. Ciao Tommi.Sono cntorario a questo nucleare. Contrarissimo al nucleare speculativo italiano che non è per necessità.Ci sono altri metodi per abbattere la CO 2 e questo stesso problema sta rischiando di essere cavalcato dai nostri politici come spauracchio (anche se fino a ieri quasi ignorato) per farci passare scelte non meno peggiori.Un po’ come il tema rifiuti in Campania, crisi per me voluta, che ha dato milioni di tonnellate di monnezza da bruciare per alimentare il mercato degli inceneritori.Sono favorevole al nucleare di quarta generazione e a tutte le scelte che guardano avanti e non indietro.L’Italia paga un ritardo gravissimo nel decommissioning. A 30 km da me ho due centrali nucleari una a nord ed una a sud che in parte cadono a pezzi enon sono ancora bonificate. Parlano di nucleare quando dopo 25 anni ancora abbiamo siti a rischio altissimo.Insomma, costruiamo come sempre le case dal tetto per fare gli interessi di qualcuno e non dei molti ( in genere comuni cittadini).Un caro saluto Tommi.

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