Tutti gli articoli di energiafelice

Sulle terre confiscate alla mafia, un eco-impianto per produrre vino

Inaugurato oggi dall’azienda ‘Centopassi’, insieme al Consorzio sviluppo e legalità su un bene di proprietà del consorzio a San Cipirello

Tratto da La Repubblica/Sicilia (27 novembre 2010)

I terreni confiscati alle mafie convertiti in fotovoltaico. E il solare in Sicilia, in questo caso, servirà per produrre vino. Accade nel cuore dell’Alto Belice in una cantina realizzata dalla cooperativa sociale Placido Rizzotto, che funziona a basse emissioni di anidride carbonica, sfruttando le energie alternative. L’impianto fotovoltaico, che muove i macchinari della cantina, è stato inaugurato oggi dall’azienda ‘Centopassi’, insieme al Consorzio sviluppo e legalità su un bene di proprietà del consorzio a San Cipirello (Palermo), in occasione della Carovana della memoria promossa dall’ Associazione Libera.

L’iniziativa s’inquadra nel decennale del progetto Libera Terra. “Quando questa iniziativa è nata, con le cooperative al lavoro sui terreni confiscati – ha detto Nando Dalla Chiesa, presidente onorario di Libera – sembrava un’esperienza di volontariato precario da assistere. Invece ha dimostrato leadership e forza aziendale”.

Il progetto ‘Libero sole su Libera Terra’ prevede la realizzazione di impianti fotovoltaici sulle strutture affidate alle cooperative. Quattro pensiline di circa 5 metri per 6, normalmente utilizzate per proteggere il raccolto dalla pioggia, sono state rivestite di pannelli fotovoltaici da 10 ragazzi provenienti da situazioni disagiate e selezionati dopo un corso di formazione sulla realizzazione di impianti fotovoltaici tenuto dal centro Padre Arrupe di Palermo. A dare il via al progetto è stata proprio l’idea di poter fornire nuove professionalità sulle terre liberate dalla mafia, contribuendo ad alimentare un circolo virtuoso di economia ‘pulita’ che possa servire anche a ridurre l’impatto ambientale della cantina Centopassi.

In questo modo il primo ‘calice ad energia solare’ permetterà un risparmio notevole per la Cantina Centopassi che ogni anno, sui suoi 60 ettari, produce 350 mila bottiglie e sarà un investimento consistente anche per l’ecosostenibilità dell’ambiente: oltre a risparmiare sui consumi della bolletta, il fotovoltaico consentirà di evitare l’emissione di 15,2 tonnellate all’anno di anidride carbonica. Le ricadute economiche saranno visibili sin dalla prima bolletta, non solo per l’abbattimento dei consumi dell’80 per cento, ma anche per l’incentivo previsto dall’attuale conto energia che consente una corresponsione per ogni kilowatt prodotto da energia fotovoltaica.

Ne è convinto Giorgio Schultze, presidente della società di consulenza ‘Esco del sole’ di Milano che ha progettato l’impianto per Centopassi, dopo essersi già cimentato in altre strutture simili in Sicilia. ‘Il nostro scopo e’ aiutare le imprese legate ad attività sociali e le aziende concretamente impegnate sul fronte della legalità a risparmiare, utilizzando energia pulita”, ha spiegato Schultze.

Un incontro naturale, dunque, quello tra Libera e la società Esco, riconosciuta in Italia dall’autorità per l’energia elettrica ed una battaglia personale per il suo presidente Schultze, impegnato sin dagli anni Settanta sul fronte delle energie rinnovabili.

Per informazioni: www.liberaterra.it

Condividi

“O SOLE MIO”, incontro pubblico a Malnate (VA)

Il Circolo Legambiente “Mulini dell’Olona” di Malnate organizza un incontro/confronto pubblico sulle energie rinnovabili e sul nucleare.

Intervengono:
Mario Agostinelli – autore del libro “ L’energia Felice”-
“Ritorno al nucleare?”
Dino De Simone – Presidente del circolo Legambiente di Varese –
“Efficienza energetica e fonti rinnovabili”

Saranno inoltre presenti, a rendere la loro testimonianza e a disposizione di chi volesse chiarimenti e spiegazioni tecniche, un cittadino malnatese che ha installato un impianto fotovoltaico sulla propria casa e un installatore di impianti fotovoltaici e solare termico. Durante la serata, inoltre, sarà possibile firmare per la Legge di iniziativa popolare sulle energie rinnovabili.

Condividi

Incontro pubblico con Raj Patel a Milano

DA CANCUN ALL’EXPO. IL VALORE DELLE COSE TRA CLIMA, CIBO E TERRITORI

Mercoledì 1 dicembre, incontro pubblico con Raj Patel (scrittore, attivista ed economista, autore de “I padroni del cibo”, “Il valore delle cose e le illusioni del capitalismo” e di “Food Rebellions”) alle ore 20.30, presso il Centro Sociale Casaloca (Viale Sarca 183, Milano)
Intervengono inoltre: Mario Agostinelli, Giorgio Ferraresi, Roberto Masciadri, Luca Trada. A seguire, proiezione del film “Il mondo secondo Monsanto” di Marie-Monique Robin.

Organizza: Associazione Ya Basta! Italia
Info: www.casaloca.it

Condividi

Fermato il ritorno al nucleare nel Lazio

Roma, 24 NOV – Il Consiglio regionale del Lazio è “indisponibile” ad accogliere impianti nucleari di qualsiasi tipo nel territorio regionale. L’assemblea ha impegnato oggi pomeriggio, con voto a maggioranza, la presidente Polverini a “dichiarare l’indisponibilità del territorio della Regione per l’insediamento di impianti di produzione di energia elettrica nucleare, di fabbricazione del combustibile nucleare, di stoccaggio del combustibile irraggiato e dei rifiuti radioattivi, nonché di depositi di materiali e rifiuti radioattivi, a partire dal sito di Montalto di Castro dove il governo prevede la realizzazione della nuova centrale termonucleare”.

La mozione era stata proposta da Angelo Bonelli (Verdi) e da esponenti di Pd, Sinistra ecologia libertà, Federazione della Sinistra e Lista Bonino-Pannella. “Il sistema elettrico regionale – si legge nel documento – è in grado di coprire la richiesta di energia elettrica prevista al 2020 e di assicurare un esubero di circa il 13 per cento, mediante l’incremento della produzione da fonti rinnovabili, da risparmi nei settori finali di consumo e dall’ammodernamento con tecnologia eco-compatibile degli impianti in esercizio”. Carlo De Romanis, a nome del Pdl come gruppo, aveva annunciato voto contrario: “Questa materia è di competenza nazionale – ha detto – come sentenziato dalla Corte Costituzionale, e noi non ci opporremo alle decisioni del Governo. Poi, all’interno dei gruppi, ognuno voterà secondo coscienza”. L’Udc ha dichiarato, per bocca del capogruppo Francesco Carducci, la propria astensione. Non esistono, secondo l’Udc, decisioni per la localizzazione di reattori termonucleari a Montalto e, viste le ingenti risorse necessarie, su questo tema serve un patto tra Governo nazionale e opposizione.

Nel corso della seduta straordinaria – convocata dal presidente del Consiglio Mario Abbruzzese su richiesta dell’opposizione – sono state discusse, in un lungo dibattito con posizioni articolate, due mozioni. Quella a firma di Bonelli e quella proposta da Francesco Pasquali (Pdl), poi ritirata, che impegnava la presidente Polverini a dichiarare la disponibilità della Regione al nucleare. “Sarebbe una scelta importante anche per la ripresa occupazionale” aveva sostenuto Pasquali. Una terza mozione – presentata successivamente da Andrea Bernaudo (Lista Polverini) e Carlo De Romanis più altri consiglieri del centrodestra – puntava a impegnare la Polverini a varare un nuovo piano energetico strategico regionale che tenesse conto “dei risultati più recenti sul nucleare pulito e sui vantaggi per l’ambiente connessi all’utilizzo di tutte le energie rinnovabili, con particolare attenzione a Montalto di Castro”. La proposta è stata respinta a maggioranza dall’Aula.

Il testo della mozione (PDF, 37 Kb)

Condividi

Pdl e Lega, sì alle centrali nucleari in Lombardia

Con il voto contrario alla mozione di Pd, Sel e Pensionati, il centrodestra ha chiarito una volta per tutte la propria posizione

Una cosa, da oggi, è chiara a tutti i lombardi. Pdl e Lega, senza ulteriore possibilità di smentita, sono favorevoli al nucleare e alla realizzazione di una centrale sul territorio regionale.

Con il voto contrario alla mozione presentata da Pd, Sel e Pensionati che chiedeva di dichiarare la Lombardia inidonea a ospitare un impianto atomico hanno una volta per tutte chiarito la propria posizione, dopo le tante e differenti versioni esibite in questi mesi sempre ed esclusivamente a mezzo stampa.

Solo oggi e proprio grazie a questo documento, un tema così importante e delicato per il futuro del Paese e della nostra regione è approdato in Aula, la sede dove da subito sarebbe stato opportuno discuterne.

Ci tocca purtroppo rilevare che il Presidente Formigoni non ha ritenuto necessario essere presente. Un’assenza pesante, ma pressoché scontata per chi ci ha ormai abituati a preferire conferenze stampa e interviste al confronto democratico dentro l’assemblea rappresentativa dei cittadini lombardi.

Chiara Cremonesi, 23 novembre 2010

Condividi