Il 12 e 13 giugno ai referendum vota Sì

I quesiti referendari su acqua e nucleare

PRIMO QUESITO

“Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica. Abrogazione”

Si propone l’abrogazione dell’art. 23 bis della Legge n. 133/2008, cosi come modificato dall’art.15 del decreto 135/2009 (c.d. Decreto Ronchi) relativo alla privatizzazione dei servizi pubblici locali, compreso quello idrico.

Abrogare questa norma significa contrastare l’accelerazione sulle privatizzazioni imposta dal Governo che impone agli Enti locali di consegnare definitivamente al mercato i servizi idrici di questo Paese.

SECONDO QUESITO

“Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito. Abrogazione parziale di norma”

Si propone l’abrogazione dell’art. 154 del Decreto Legislativo n. 152/2006 (c.d. Codice dell’Ambiente), limitatamente a quella parte del comma 1 che dispone che la tariffa per il servizio idrico sia determinata tenendo conto dell’“adeguatezza della remunerazione del capitale investito”.

Abrogando questa parte dell’articolo sulla norma tariffaria, si elimina il “cavallo di Troia” che ha aperto la strada ai privati nella gestione dei servizi idrici: si impedisce di fare profitti sull’acqua.

TERZO QUESITO

“Nuove centrali per la produzione di energia nucleare. Abrogazione parziale di norme”

Si propone l’abrogazione del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, nel testo risultante per effetto di modificazioni e integrazioni successive.

Abrogando queste norme si determina l’impossibilità di costruire nel territorio nazionale impianti di produzione di energia nucleare.

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