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Guerra in Siria e cambiamenti climatici

a cura di Mario Agostinelli

Le tendenze di aumento delle temperature e di diminuzione delle precipitazioni nella mezzaluna fertile, cioè quella parte del pianeta dove gli esseri umani hanno iniziato a praticare l’agricoltura e la pastorizia, 12 mila anni fa, legate al riscaldamento globale, hanno reso molto più probabile il verificarsi di siccità disastrose, come quella del 2007-2010; questa ha causato una migrazione di massa di contadini verso le città siriane, fattore che ha contribuito alla rivolta contro il regime di Bashar al-Assad, in seguito degenerata in una guerra civile.

La siccità ha avuto un effetto catastrofico verso un settore, quello agricolo, già messo in crisi da politiche insostenibili di sussidi e di irrigazione tramite pompaggi di acque di falda, che hanno causato il loro progressivo impoverimento.

La scarsità delle acque di falda ha reso l’agricoltura siriana più dipendente dalle piogge annuali e quindi più vulnerabile alla siccità; e così la siccità iniziata nel 2006/2007 ha portato al collasso la produzione di grano siriana, ha fatto aumentare i prezzi dei generi alimentari e del foraggio per il bestiame, con conseguente impoverimento di agricoltori e pastori.

Si è quindi registrata una migrazione di massa (1,5 milioni di person verso le città, che ha generato tensioni sociali aggiuntive a quelle già presenti a causa dei circa 1.2-1,5 milioni (!) di profughi della guerra in Iraq presenti in Siria. Nel 2010 gli sfollati interni sommati ai profughi iracheni raggiungevano il 20% della popolazione urbana siriana. Una cifra spaventosa, se si pensa alle tensioni che si verificano in Italia, in cui la quantità di profughi annui in rapporto alla popolazione (nel 2014: 170.000/40.000000= 0.4%) è circa 50 volte inferiore.

Questa grande siccità è legata al riscaldamento globale causato dalle attività umane. Lo dimostrano la tendenza alla diminuzione delle precipitazioni, con ripercussioni sulla ricarica delle falde, la tendenza di aumento delle temperature, in particolare negli 20 anni, con gli anni successivi al 1994 sempre superiori alla media delle temperature del XX secolo, la tendenza all’aumento dell’aridità dei terreni. Si è poi osservata una progressiva intensificazione di una condizione anticiclonica tra la Turchia ed il Mar Nero orientale, portatrice di correnti nordorientali più secche nell’area della mezzaluna fertile

La rivolta popolare e la conseguente guerra hanno avuto certamente anche altre cause sociopolitiche, principalmente l’incapacità del regime siriano di fornire risposte alla crisi e le grandi masse di rifugiati della guerra in Iraq.

Ma queste persistenti e profonde siccità dovute alle emissioni di CO2 potrebbero diventare ricorrenti in un mondo più caldo. E non soltanto in Siria.

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Le cinque giornate dei referendum ACQUA ed ENERGIA

Lo straordinario successo dei referendum su acqua e energia compie un anno

A MILANO DAL 13 AL 17 GIUGNO

Il 13 giugno, in tutta Italia, i movimenti referendari tornano in piazza per ricordare il successo dei referendum e denunciare ler mancate risposte della politica nazionale e delle amministrazioni locali. A Milano, cinque giorni di mobilitazione in difesa del voto referendario.

 

Ci saranno sportelli aperti su energia, consumo critico, immigrazione; incontri di alfabetizzazione alla finanza a cura del GIT Milano di Banca Etica; presentazione di libri sui beni comuni.

Tutti i giorni dalle 17.00 alle 20.00 – Via Dante, angolo via Giulini

 

Programma dei dibattiti a tema (ore 18):

13 giugno: Rispettare i Referendum, rispettare la democrazia!

14 giugno: Terra – Agorà in piazza S. Fedele

15 giugno: Acqua, bene comune: no alla Multiutility del Nord

16 giugno: Aria: la nostra libertà contro la Finanza

17 giugno: Sole: un tavolo della partecipazione energetica per attuare il referendum antinucleare

Scarica il volantino dell’evento >>>

 

Organizzano: Associazione Energia Felice – Comitato Milanese Acqua – Comitato per l’attuazione della volontà del referendum antinucleare

Info: CAVRA MILANO – tel. 02-58101226 cell. 340-0878893 – cavramilano@gmail.com

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13-17 giugno: la Tenda del sole a Milano

5 giorni di incontri per far rispettare il nostro voto referendario!

Via Dante, Milano – ore 17.00 – 20.00

Intendiamo sensibilizzare la popolazione milanese su questi tre punti fondamentali:

1) chiudere definitivamente la partita del nucleare attuando a tutti i livelli incluso il livello locale la volontà popolare espressasi col referendum del giugno 2011

2) promuovere l’alternativa del risparmio e delle rinnovabili come base di un nuovo modello economico metropolitano a partire da una gestione partecipata dei servizi pubblici locali

3) denunciare il progetto della Multiutility del Nord in cui si vorrebbe ulteriormente stravolgere e snaturare A2A da sottrarre del tutto al controllo comunale

NB : Una caratteristica determinante e specifica del nostro Sportello Energia collegato alla Tenda è l’orientamento in senso antinucleare dei cittadini: INVITIAMO A DISDIRE I CONTRATTI CON A2A ed ALTRE COMPAGNIE FILO-NUCLEARISTE (o pesantemente compromesse con il vecchio modello fossile) per approdare a fornitori rinnovabili o ragionevolmente “sostenibili” (es. Cooperativa Reternegie e TRENTA spa con le quali l’Associazione Energia Felice si sta convenzionando).

Segui l’evento su Facebook >>>

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5 giugno: dibattito pubblico sulla Multiutility del Nord a Milano

MARTEDì 5 GIUGNO 2012

SALA ALESSI

PALAZZO MARINO

 ore 20.30-23.30

 

Coordinatore: Fabio Tamburini (Direttore Radio24)

Saluti istituzionali: Basilio Rizzo (Presidente Consiglio Comunale)

Introduzione: Giovanna Procacci (Comitato Milanese Acquapubblica), Gaetano Azzariti (costituzionalista), Valerio Onida (costituzionalista), Andrea Di Stefano (direttore Rivista Valori)

Interventi programmati: Anita Sonego (Consigliere Comunale SinistraxPisapia), Carlo Monguzzi (Presidente Commissione Ambiente), altri consiglieri comunali, Vincenzo Greco (Segretario Filctem-Cgil Milano), Mario Agostinelli (Energia Felice), Damiano Di Simine (Legambiente), ARCI-MI, Rosario Lembo (Comitato Italiano Contratto Mondiale sull’Acqua Onlus.

Conclusioni: Emilio Molinari (Forum Nazionale Movimenti Acqua)

Organizzato dai Gruppi Consiliari: Sinistra per Pisapia, Movimento Cinque Stelle

In collaborazione con: Comitato Milanese Acquapubblica, Comitato Italiano Contratto Mondiale sull’Acqua Onlus, Associazione Energia Felice, Milano, Intergas, Adesso BASTA.

Aderiscono: Legambiente, ARCI-Milano.

 

A CHI SERVE LA MULTIUTILITY NEL NORD?

Si parla da mesi di creare una grande Multiutility (una mega-azienda pubblico/privata, ma più privata che pubblica) per gestire l’energia e i servizi essenziali dei Comuni del Nord. Il progetto prevede la fusione di A2A (Milano e Brescia), IREN (Genova, Torino, Piacenza, Reggio Emilia), HERA (Bologna), con l’inserimento anche di soggetti finanziari, da quotare in borsa e far partecipare a gare per la gestione dei servizi in giro per il mondo.

La Giunta di Milano non ne ha parlato, il Consiglio Comunale tanto meno, ma l’Assessore Tabacci e il City Manager Corritore presentano la Multiutility del Nord come cosa decisa.

Con il voto referendario del 12-13 giugno 2011, 27 milioni di cittadini hanno restituito alla sfera pubblica non solo l’acqua ma anche gli altri servizi pubblici e hanno sancito un modello di energia da fonti rinnovabili e governata nel territorio. Serve una gestione dell’acqua, dell’energia, dei rifiuti, dei trasporti vicina ai cittadini e partecipata.

La costruzione della Multiutility come prospettata alla stampa e in convegni chiusi ignora il risultato dei referendum, favorisce oggettivamente gli interessi di centri di potere economico-finanziari e ha prospettive economiche tutt’altro che certe.

Chiediamo che sulla Multiutility del Nord si apra invece una discussione pubblica, che esca dai convegni per esperti e dai ristretti ambiti dell’amministrazione cittadina e delle segreterie dei partiti e coinvolga i cittadini tutti, permettendo così quella partecipazione che è stata il vero motore dell’esito referendario come dell’elezione del Sindaco Pisapia.

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