Verbale riunione Comitato Energia Felice

La riunione inizia alle ore 18.30 di lunedì 21 febbraio con alcuni aggiornamenti della situazione nazionale e regionale da parte di Mario Agostinelli.

In sede nazionale è stata apprezzata l’eccezionale prestazione che la Lombardia ha espresso con la raccolta di firme (21.000 in regione). Ringraziamo Ortelli (CGIL) per il lavoro organizzativo e di verifica svolto: ci è stata assicurata una sua continuazione di impegno sul nucleare per i prossimi mesi.

Queste sono ottime premesse per trasformare ora il Coordinamento Lombardo Energiafelice in componente del Comitato lombardo per il SI al Referendum antinucleare. Agostinelli per Energia Felice era presente alla riunione nazionale con Di Pietro che si è tenuta a Roma il 14 febbraio. E’ stata concordata una convergenza tra il comitato delle associazioni e movimenti e il comitato IDV, titolare formalmente per la Cassazione. L’IDV pertanto sosterrà anche con risorse finanziarie il lavoro autonomo del Comitato “SI per fermare il nucleare”, che avrà una funzione determinante per definire contenuti e metodi della campagna. Agostinelli rappresenta Energiafelice nel Comitato Nazionale “Si per fermare il referendum”, dove assumerà una funzione specifica per quanto riguarda il materiale di formazione e diffusione.

Preoccupa e richiede chiarimenti la situazione che si è creata con la riunione del 5 Febbraio a Cremona, dove sembra essersi costituito un Comitato “indipendente” che si riunirà il 26 febbraio a Firenze. Pur salvaguardando l’indipendenza dei singoli comitati territoriali, è nostra convinzione che tutte le istanze locali debbano esprimere il massimo di azione, ma debbano anche far confluire i propri sforzi per i prossimi mesi in un comitato unico a livello nazionale e contribuire ad una campagna referendaria univoca e unitaria.

Sabato 19 febbraio si è tenuta Padova una riunione per la costituzione del Comitato Veneto contro il nucleare . Nella stessa serata a Venezia si sono riuniti i comitati territoriali antinucleari. Ad entrambe le riunioni ha preso parte Agostinelli. Sia a Padova che a venezia è stata confermata la linea di complemetarietà e unitarietà tra iniziativa nazionale, regionale, territoriale.

Per Energia Felice è essenziale ora riprendere i contatti con il territorio e ricreare le articolazioni territoriali che già hanno funzionato con la raccolta di firme per la legge di iniziativa popolare; far ripartire il sito internet www.energiafelice.it per una comunicazione efficace in vista dell’impegno referendario; definire per fine aprile (come richiesto dal Comitato Nazionale) ,con le altre organizzazioni che danno vita al comitato lombardo, una manifestazione unitaria lungo l’asta del Po. (dove isistono i siti interessati alle centrali, come Chioggia, Ostiglia-Mantova, Trino, Caorso).

Se abbiamo ottenuto un ottimo risultato per la raccolta firme, ora è il tempo di riprendere in mano la rete di contatti per poter arrivare al quorum al referendum previsto entro il 15 giugno 2011 (data ancora in fase di definizione).

Il 12 marzo si terrà a Roma una riunione larga del Comitato Nazionale cui tutti noi siamo invitati a partecipare. Il 26 marzo, sempre a Roma, ci sarà una grande manifestazione per l’acqua pubblica in cui dovremo essere presenti per dare il nostro sostegno al movimento per i SI ai tre referendum acqua-energia.

Da un incontro con Don Albino Bizzotto dei Beati Costruttori di Pace è nata l’idea di utilizzare il materiale informativo, un ottimo opuscolo, che i Beati Costruttori di Pace hanno preparato a settembre dell’anno scorso, per adattarlo alla campagna referendaria, riprodurlo e diffonderlo. Altro impegno dovrebbe essere quello di trovare 5-6 testimonial per invitare la gente a partecipare al referendum.

A livello nazionale si sta lavorando ad un kit informativo.

Altro punto importante è la ricerca di finanziamenti (autofinanziamenti? sponsor? aziende che lavorano sulle rinnovabili?). Questo perché se coloro che sono a favore del ritorno del nucleare in Italia hanno dalla loro parte la potenza mediatica e i fondi messi a disposizione dalle lobbies e dal governo, dalla nostra parte abbiamo la forza dei contatti con il territorio e il locale, ma dobbiamo disporre anche di mezzi e materiale di comunicazione adeguati .

Altri interventi della serata:

Si ritiene indispensabile costruire una rete di movimenti sul tema perché la battaglia sarà di lunga durata. Si valuterà la possibilità di collaborare con la rete di democrazia diretta (vedi sito www.retecivicaitaliana.it ) soprattutto per sensibilizzare i cittadini e usare lo strumento del volantinaggio sincronizzato. Ci si impegna a prendere contatti con i comitati regionale e locali per l’acqua per fare un lavoro comune di sensibilizzazione e calendarizzare iniziative convergenti o comuni, anche se i due comitati rimango autonomi e indipendenti

Prossima riunione: mercoledì 9 febbraio 2011, ore 17.00 presso una sala della regione (luogo da definire).

Milano, 21 febbraio 2011

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Costituzione comitato lombardo per il Sì al referendum nucleare

Cari tutti (associazioni, comitati, personalità),

il 18 febbraio a Milano, in occasione di “M’illumino di meno”, si è costituito il Comitato per il SI al referendum contro il nucleare, per la Lombardia, come articolazione territoriale del Comitato nazionale. Erano presenti all’appuntamento rappresentanti di Italia Nostra, Legambiente, WWF e del coordinamento Energia Felice. Il comitato si costituisce in forma aperta e nell’attesa dell’adesione di molti altri con l’avvicinarsi della proclamazione della data di indizione dei referendum.

Si è rilevata l’esigenza immediata di:
1) raccogliere l’adesione di associazioni, organizzazioni sindacali, professionali, ecc. al comitato per il SI, con l’indicazione del nominativo di uno o più delegati/referenti

2) comunicare la costituzione in primo luogo al Comitato nazionale a Roma e al Comitato promotore del referendum anche nel suo rappresentante milanese (IDV).

3) costituire una segreteria organizzativa provvisoria: i presenti alla riunione (indirizzi mail sopra indicati) si dichiarano disponibili a svolgere codesta funzione.

4) di raccogliere, su indicazione del Comitato nazionale, la disponibilità di esperti energetici e ambientalista, a far parte di un elenco di disponibilità gratuite a rappresentare il Comitato nella campagna referendaria (su base sia regionale – quindi girare per tutta la regione – che di singole provincie).

5) di vedersi nella prima di metà di marzo per preparare l‘assemblea di tutte le associazioni lombarde aderenti in occasione di Fa la cosa giusta.

6) prenotare alla Fiera Fa’ la cosa Giusta (25 o 26 marzo) una sera l’Assemblea Regione del Comitato, con lo scopo di lanciare tutte le iniziative della campagna referendaria.

7) per il 25 marzo ogni associazione e organizzazione aderente si impegna a definire il proprio impegno economico e organizzativo – persone, sedi, competenze… – nella campagna.
Siete pregati di inviare alla segreteria organizzativa provvisoria l’adesione della vostra associazione e gli impegni possibili relativamente ai punti 1, 4, 6, 7.
Grazie e un a presto a tutti

Andrea Poggio
vicedirettore generale Legambiente onlus

Riunione Comitato lunedì 21 a Milano

Cari e care,
Alfonso Navarra ci ha comunicato il rientro da Palermo dove è stato degente per alcune settimane.
Pertanto la riunione del Comitato Energia Felice è fissata a

LUNEDI’ 21 FEBBRAIOORE 18.00 – presso la sede di Via Borsieri, 12 a Milano.

Mario Agostinelli ha presenziato alla riunione di lunedì 14 febbraio del Comitato dei movimenti che affiancano il Comitato di Italia dei Valori per il referendum sul nucleare. A conclusione della riunione si è deciso di convergere nella pratica con le attività del referendum sull’acqua anche se con attività separate. Si è deciso di sviluppare le attività territoriali da subito. Si è concordato con il Comitato di Italia dei Valori di svolgere un’attività indipendente ma complementare e su loro richiesta il nostro Comitato nazionale si occuperò di sviluppare gli aspetti di formazione e di comunicazione. Di comune interesse, si è deciso di convocare un’assemblea nazionale per il referendum sul nucleare il 12 marzo a Roma e di mettere in cantiere alcune manifestazioni in alcuni luoghi significativi come Caorso, Viadana, Montalto, Scanzano Jonico, ecc.

La presidenza del Comitato “Sì alle rinnovabili, No al nucelare” ha confermato l’incarico di formazione affidato a Mario Agostinelli e gli ha affidato il compito di occuparsi della stessa anche in prospettiva del referendum. Alla luce di queste indicazioni e dopo l’incontro che si svolgerà venerdì con le altre associazioni ambientaliste della Lombardia per organizzare il Comitato Lombardo per il Sì al referendum, discuteremo come collocare Energia Felice in maniera attiva e “creativa” nella campagna referendaria che si sta aprendo.

In diretta dal Social Forum di Dakar

Quattro varesini dall’XI Forum Sociale Mondiale, Dakar 6-11 febbraio 2011

La manifestazione di apertura del Forum Sociale Mondiale si è tenuta domenica a Dakar tra la Piazza dell’Obelisco, nel cuore della Medina, a due passi dalla Grande Moschea, e l’Università Diop, una delle più prestigiose dell’Africa nera. Ventimila i partecipanti secondo le autorità locali, ma a nostro parere quattro volte di più, in rappresentanza di oltre 130 paesi e di qualche migliaio di associazioni accreditate. Le sole preiscrizioni paganti al Forum erano attorno alle 50.000 unità. Soverchiante la presenza africana: in testa i senegalesi, come ovvio, seguiti da una folta e vivacissima rappresentanza marocchina. Netta la prevalenza delle donne di ogni età, e di giovani: riflesso non tanto dell’assetto demografico del Maghreb e dell’Africa nera, quanto del risveglio panarabo e panafricano in corso, che potrebbe contagiare per primo proprio il paese che ospita il Forum, il vivace, politicamente strutturato e culturalmente più moderno Senegal urbano, e di qui generare un effetto domino sul resto del continente, a partire dai paesi più sofferenti sul piano politico, come Nigeria e Camerun. Il titolo della nota e la foto evocano un possibile parallelismo tra le donne africane di oggi e gli operai torinesi del luglio ’60, che inaugurarono una formidabile stagione di emancipazione del lavoro. A significarne l’apertura al futuro, il corteo era guidato simbolicamente da un centinaio di bambini di una scuola elementare privata di Dakar, ciascuno con un palloncino colorato, accompagnati da una dozzina di suore giovanissime che sembravano suggerire “Un’altra chiesa è possibile”. Dagli altri continenti, folta la presenza dei brasiliani e dei venezuelani seguaci del controverso presidente populista Chavez. Molte le organizzazioni di cooperazione, tra cui le internazionali Oxfam e Caritas in primis, e l’italiana Mani Tese. Tra le associazioni italiane, oltre a Arci e Uisp, significativa soprattutto la delegazione della CGIL, con una forte presenza di lavoratori migranti da ogni continente. Dall’Asia di qualche consistenza la sola presenza indiana. Al termine, il comizio conclusivo è stato aperto dal presidente boliviano Morales.

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