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Verbale riunione Comitato Energia Felice

Milano, 14 dicembre 2011

Introduzione di Giuseppe Farinella

Viene presentato a grandi linee il percorso storico che ha portato a decidere di fondare l’Associazione Energia Felice: battaglia di sensibilizzazione per la raccolta di firme della Proposta di Legge sulle energie rinnovabili prima e poi il lavoro nel Coordinamento nazionale per il referendum contro il nucleare di giugno.

La finalità è quella di organizzare attività di formazione e sensibilizzazione sul territorio sui temi di energie rinnovabili, beni comuni e delocalizzazione dell’energia. Sul piano delle relazioni con altre realtà, si è trovata un’ottima disponibilità nei Circoli ARCI, si stanno costituendo contatti e relazioni con Retenergie, contatti con referenti istituzionali per discutere dei Piani energetici comunali. Rimane anche l’idea di costituire una Cooperativa che metta insieme persone interessate a “produrre” energia.

Sono in cantiere diverse attività: incontri di formazione/informazione; corsi di formazione; produzione e divulgazione di libri, slide, DVD; partecipazione a convegni, fiere, seminari; proporre alla scuole di primo e secondo grado laboratori didattici; informare attraverso internet e i social media. I temi che sono assunti dall’Associazione sono: relazione energia e ambiente; fonti energetiche rinnovabili; risparmio energetico; fotovoltaico; eolico; biomasse; idroelettrico; cogenerazione; piani energetici comunali. Energia Felice collabora e vuole crescere nella sinergia con queste realtà: ARCI, CETRI, Retenergie, Politecnico, Kyoto Club, Terre di Mezzo, Kronos, Legambiente, Punto Rosso, Gas/Des e Banca Etica.

Intervento di Alfonso Navarra

L’esperienza di Energia Felice nasce dalla lotta che è stata fatta negli ultimi mesi a livello nazionale contro la volontà italiana di ritornare a installare energia nucleare di nuova generazione sul territorio nazionale. Il voto del referendum di giugno è stato un fatto politico eccezionale che ha mostrato la scelta chiara degli italiani contro il nucleare e la privatizzazione dell’acqua.

A Milano (dove il risultato del referendum nazionale è stato rafforzato da un voto locale), ed in Lombardia, la politica energetica non va delegata all’attuale dirigenza di A2A, che si è strenuamente impegnata a lanciare il business nucleare (la seconda cordata per i reattori AP1000), ed ora punta tutto, soldi e prospettive produttive, sul teleriscaldamento anche per ammortizzare i nuovi “inceneritori” che ha in cantiere. Dobbiamo invece promuovere un processo di progettazione e gestione partecipata dell’energia bene comune, che (qualitativamente, non quantitativamente) è metà economia, partendo dal livello comunale.

Dobbiamo sentire la responsabilità di ricordare come deve essere interpretata la volontà del popolo italiano. In questi tempi di crisi in cui si rischiano delle sbandate, dobbiamo essere un punto culturale chiaro che pone delle soluzioni ai problemi attuali.

Intervento di Matteo Merletto

Per quanto riguarda la comunicazione online tramite il sito www.energiafelice.it e i social media possiamo far notare che: il sito ha avuto un boom consistente nei mesi di aprile-giugno in concomitanza con il referendum (300 visitatori unici giornalieri); la newsletter settimanale è inviata a 450 indirizzi; sono stati postati oltre 200 post sul sito; ci sono 1200 persone che ci seguono tramite Facebook; esistono una pagina di Flickr con foto degli eventi e sono stati realizzati dei video per YouTube; ottimo il risultato delle slide scaricate in maniera massiccia (3500 volte). Questo ci fa capire che c’è un forte bisogno di conoscere e un desiderio di capire le dinamiche inerenti al mondo dell’energia e delle prospettive future delle rinnovabili.

Intervento di Biagio Catena

La priorità oggi è l’attuazione della direttiva che obbliga i Comuni a dotarsi dei Piani energetici comunali. Dobbiamo riflettere sulla possibilità di offrire il risparmio energetico rinnovabile a un costo più accessibile e costituendo delle filiere industriali nazionali. Urge oggi recuperare il tempo perso.

Intervento di Agostino

L’organizzazione deve essere funzionale e con delle persone puntuali dal punto di vista del lavoro come della formazione nei comuni e nelle scuole. Occorrono persone preparate e formate per il progetto 20-20-20. Si sente quindi la necessità di organizzare a breve termine corsi di formazione.

Intervento di Massimo De Giuli

L’aspetto culturale di Energia Felice è la volontà di tenere viva la sensibilità delle persone sui temi a noi cari e per l’attuazione del referendum di giugno. Il senso di essere dell’Associazione è di proporre in una maniera più ampia possibile e condivisibile le tematiche energetiche.

Intervento di Franco Morabito

Ha seguito le informazioni tramite le nostre newsletter ed è interessato ad entrare a far parte dell’Associazione perché ritiene essenziale ripartire dalla formazione dal basso della gente su bollette, energie, rinnovabili.

Intervento di Giuseppe Farinella

Oggi ci sono le possibilità di produrre energia localmente e di risparmiare l’energia. Sul piano delle competenze, siamo coscienti che non riusciremo a rispondere a tutte le esigenze che ci saranno proposte. L’idea è di stipulare convenzioni con aziende e realtà a noi vicine che possano garantire una serie di servizi per i nostri associati.

Intervento di Papetti

Dopo i referendum di giugno, bisogna dare una continuità al lavoro di sensibilizzazione svolto finora. Bisogna dare continuità territoriale per proporre modelli alternativi presentando ricadute concrete (aspetti politico-culturali). Ottima è l’opportunità di aprire uno sportello energia presso l’ARCI.

Intervento di Paolo Meyer

Connessione tra il mondo energetico e il mondo finanziario. Vedi ad esempio il convegno promosso da A2A “Dalla finanza alla cittadinanza” (sabato 17 dicembre 2011, ore 10.00, Sala degli Affreschi, Provincia di Milano, Corso Monteforte 35 – info: www.sinistraperpisapia.it)

Intervento di Mario Agostinelli

La Fondazione AEM ha messo sul sito un manifesto sull’energia affine alle nostre posizioni. Ci sembra un fatto interessante perché consente di aprire lo spazio per una Milano solare come vorremmo si realizzasse. Chi lo condivide può sostenerlo dando la propria adesione. E la Fondazione AEM è interessata a istituire dei contatti e collaborazioni con Energia Felice. Siamo arrivati a 64 persone che hanno aderito all’Associazione.

Oggi inizia l’Associazione e nei prossimi giorni si farà firmare il documento costitutivo da tutti gli aderenti come previsto da calendario. Il Comune di Milano si vuole coinvolgere per iniziare un tavolo di discussione sul tema dell’energia come quello istituito sull’acqua.

Conclusioni e firme

Alla fine della riunione si procede alla costituzione ufficiale dell’Associazione apponendo le firme dei soci fondatori presenti. Seguen un brindisi in compagnia.

E’ convocato il primo incontro del comitato direttivo per la stesura del piano di lavoro, mercoledì 11 gennaio 2012 alle ore 17.00, presso la sede di Via Borsieri, 12 a Milano

La riunione si conclude alle ore 19.30

 

 

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Bioeconomia e sviluppo, di Massimo Pieri

Breve riassunto della relazione di Massimo Pieri che si è tenuta oggi, martedì 22 novembre 2011, a Milano.

La bioeconomia si pone in opposizione all’economia classica che è la visione corrente del processo economico. Viene presentata la Funzione di Cobb-Douglas, secondo la quale il capitale finanziario ha il sopravvento sulle risorse. Secondo questo schema si propone una visione meccanicistica del mondo. I processi economici si susseguono periodicamente senza considerare che ci siano limiti ambientali e di risorse.

In questo contesto si sviluppa una critica allo “sviluppo sostenibile”, che è uno dei concetti più nocivi che si possano pensare, che è un ossimoro o una antinomia. È fallita l’idea che “lo sviluppo sostenibile è uno sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni” (Rep. Brundtland, 1987). Analisi dei termini di povertà, consumo, rifiuto, green-economy, rendimento, energia rinnovabile.

Rapporto tra entropia e economia: un punto fondamentale sta nell’impossibilità di poter riprodurre i processi, nel tempo, trascurando la degradazione di risorse e attrezzature, secondo la Legge dell’Entropia. Il reale prodotto dei processi economici è il godimento della vita che dipende da tre elementi: il flusso dei beni consumati, il tempo libero e il tempo lavorativo. La bioeconomia considera i processi economici come processi vitali e quindi irreversibili. Tutto ciò che ha una qualche utilità e consumo è costituito da bassa entropia.

I concetti fondamentali della bioeconomia sono:

– l’attività economica di ogni generazione ha un’influenza su quella delle generazioni successive;

– è necessario ridurre il consumo di energie e di risorse, come l’inquinamento locale e globale;

– si deve incrementare il lavoro con competitività nell’agricoltura e nell’industria, lavorare meno per lavorare tutti;

Alcuni principi devono essere presi in considerazione in questo cambiamento: di precauzione, di valutazione del rischio, di omeostasi, di accessibilità, di adattamento, di etica, di solidarietà, di riparazione, di negoziato, di extraterritorialità, di decrescita. A partire da queste considerazioni si può allora elaborare un programma per lo sviluppo che implichi programmi di adattamento, programmi energetici, programmi per il cambiamento climatico e programmi di bioeconomia differenziata.

 

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Verbale riunione Comitato Energia Felice, 17 ottobre

Introduzione di Mario Agostinelli

L’alternativa economica e la lettura nuova di questi processi potrebbe avere delle ricadute nell’immediato. Anche se ci si scontra con la crisi culturale e di pensiero che stiamo vivendo, soprattutto a Milano. L’ARCI ha chiesto di diventare l’associazione che si occupa di beni comuni ed energia e ci propongono di decentrare nei loro circoli questo discorso. Ottima questa opportunità.

Intervento di Guido Viale

Sul decentramento siamo tutti d’accordo e lo proponiamo per tutti i settori (energetico, agricolo, alimentare, mobilità). Condividiamo il fatto che in questa fase la mediazione con la politica locale e le amministrazioni sia cruciale. Nei grossi centri, le amministrazioni purtroppo però sono controllate dalle multy-utility che sono state create con dimensioni extra-locali e che hanno creato perciò ingenti debiti ed oggi sono purtroppo in stato fallimentare. Il nodo è il debito, a livello italiano e europeo.

Come dice Adriano Sofri, ci sono alcuni economisti di estrema sinistra o destra che propongono il ritorno alla lira, che è una cosa anti epocale e ormai quel modello economico è superato e va ripensato. Recuperare competitività con il ritorno alla lira è impensabile. Siamo di fronte a un meccanismo mondiale finanziario ed economico che si è inceppato.

Notiamo che la manifestazione di sabato 15 ottobre è stata una cosa molto importante perché non è stata organizzata da nessuno (capacità di auto convocarsi) e ha visto la partecipazione di tutte le generazioni: dai sessantenni ai giovani, passano per la generazione TQ (trenta-quarant’anni). Questo è un esempio lampante della falsa narrazione come dice Vendola di quanto successo sabato a Roma. Naomi Klein, intervenendo a New York, ha detto che questo slogan americano è nato in Italia un anno fa: “La vostra crisi, noi non la paghiamo”. La priorità oggi dovrebbe essere quella di iniziare a contabilizzare le competenze che ci sono sul territorio.

Intervento di Alfonso Navarra           

Bisogna iniziare ad attualizzare le prese di posizione dei referendum su acqua ed energia (grandi opere, sviluppo). Grazie al ricatto della crisi e del debito stiamo assistendo al cambio di prospettive che sono state manifestate con il voto popolare di giugno. Dobbiamo convertire l’economia e risolvere il problema del debito: ecco i due punti su cui lavorare nei prossimi mesi. Se non risolveremo questi due punti, lasceremo ai poteri forti di gestire la situazione solo per i propri profitti.

Intervento di Mario Agostinelli

Bisogna esplicitare cosa significa non pagare il debito. Non è solo questione di perfidia delle banche , ma c’è una responsabilità diretta del capitale industriale, che ha ridotto i salari, non ha reinvestito, ha speculato ed ha de localizzato le produzioni. C’è quindi un nesso diretto tra non pagamento del debito e cambio del paradigma di sviluppo e, quindi, riconversione dell’economia. Il privilegio deve essere dato al livello territoriale e in questo senso è decisiva l’occasione di passare da un modello centralizzato ad uno decentrato per l’energia

Altri interventi

La questione del debito che è una problematica planetaria, va oggi agganciata alla tematica ecologica. Il legame tra meccanismo monetario e utilizzo dei beni del pianeta è profondamente connesso. Abbiamo slegato la moneta dai beni prodotti (1971) e la base monetaria è ormai relegata alla Banca centrale di ogni singolo stato. Matematicamente, il sistema è destinato a saltare!

Prossima riunione: Giovedì 27 ottobre ore 17.00 – via Borsieri 12, Milano

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Attività nonuke in Valtellina e Valchiavenna

Comitato popolare “VOTA SI’ CONTRO IL NUCLEARE” – provincia di Sondrio

Decisioni operative assunte nell’incontro di giovedì 12 maggio a Sondrio

ATTUAZIONE CAMPAGNA

➢ Viene deciso di aggiungere una nuova data al calendario- iniziative, il 21 maggio, a Sondrio, “sfruttando” il gemellaggio Sondrio/Sao Mateus, l’anno scorso abbiamo raccolto le firme per il referendum sull’acqua. Cantoni provvederà ad effettuare la richiesta di spazi, non è sicuro che ci diano l’autorizzazione, se SI, sentirà Libera per il gazebo.

➢ Il 28 a Morbegno si sperimenterà una nuova forma di “agitazione creativa” con persone che porteranno con sé cartelli con lettere e numeri e che, ad un segnale convenuto, si uniranno per comporre la scritta: Il 12 e 13 giugno VOTA SI’ al referendum. Puntando sulla presenza di 20/25 volontari si proverà anche ad attuare alcuni flash mob, come quello di Sondrio, nella zona fontana/cucchiaio, via Garibaldi, Piazza Marconi. La composizione della scritta ed il flash mob si alterneranno nella mattina, secondo tempi e posizioni strategiche da decidere prossimamente, comunque si preannuncia un bel divertimento per tutti noi. L’obiettivo è di attuare una prova generale di “composizione” già sabato 21, permesso/ammesso/concesso….se no La Prima a Morbegno. Il permesso, per uso suolo- da Morbegno, è arrivato in data 13/5 all’Arci.

INIZIATIVE COMUNI CON COMITATO ACQUAPUBBLICA

➢ Si definiscono meglio le proposte per: banchetti conclusivi 4 giugno e Concerto Rock per il 10 giugno.

➢ 4 GIUGNO: l’obiettivo è quello di avere un banchetto nei 5 mandamenti, a Chiavenna ci stanno lavorando, da Morbegno è arrivata l’autorizzazione, Cantoni chiederà per Sondrio, sempre piazza Campello, il Baldo sentirà Ruggero Spada per Tirano, William proverà con Brianzoni per Bormio. La proposta clou è di concentrare il maggior numero di volontari a Sondrio per una catena umana e comporre, sempre coi famosi cartoni, una scritta, ogni 20/30 minuti, anche a seconda della presenza dei cittadini di passaggio, che potrebbe essere “Acqua per tutti, Nucleare per nessuno, vota SI il 12, 13 giugno”. Unendo i volontari dei due Comitati, non dovrebbe essere difficile dare vita ad una catena che parta da piazza Garibaldi fin dove si arriva, dopo piazza Campello.

➢ L’altra iniziativa per la chiusura che proponiamo al Comitato Acqua è il concerto finale in piazza Garibaldi, venerdì 10 giugno, dalle 20 alle 24, suonano 3- 4 gruppi rock di varie età, proponiamo ad Associazioni varie e sindacati di mettere un banchetto, gazebo, tavolino…sul lato sud della piazza chiedendo un contributo, dai 40 euro ad libitum, ovviamente i componenti del Comitato hanno lo spazio A GRATIS, proviamo anche a sentire ditte interessate al tema delle energie alternative, se vogliono piazzare uno striscione, uno stand, un…in cambio di un obolo per pagare il concerto. Giovanna contatta le mangiatrici di fuoco, vetri et similia di “Su il sipario” per una presenza animativa dentro il concerto.

➢ Prevediamo una spesa di 2100 euro, quindi se il Comitato Acquapubblica è d’accordo, gli tocca un 50% di 1050 euro.

VARIE ED EVENTUALI

➢ Sempre in tema di autofinanziamento, alcuni presenti si sono detti disponibili a versare una ulteriore quota di 100 euro, nel contempo, però, partecipanti al gruppo No Nuke non hanno ancora versato il primo centone, Cantoni si occuperà dei partiti morosi, Vaninetti delle associazioni.

➢ Viene deciso di ordinare 5000 volantini, leggermente modificati rispetto a quello già fatto, all’indirizzo fornito da Edi, ci penserà Vaninetti, Sergio prepara la versione remix, Cantoni chiedererà un preventivo per una maglietta nera “Nucleare, No grazie” e una bandiera “Vota SI….”

➢ Luca Balducci propone di posizionare una “bacheca permanente” in piazza Campello, non si capisce bene come presidiarla, ma l’idea piace, così come piace l’idea di “Una pedalata incontro al Referendum”, proposta germogliata anche nel gruppo di Chiavenna; ci si potrebbe trovare a metà strada, in una giornata stabilita, se ne riparla presto.

➢ In merito all’affissione dei manifesti negli spazi comunali, il Comitato opta per iniziare dal 28 maggio, non prima.

William Vaninetti

Morbegno 13 maggio 2011

COMITATO VOTA SI CONTRO IL NUCLEARE: ARCI, AUSER, GIT BANCA ETICA, LEGAMBIENTE, MOV. 5 STELLE, POPOLO VIOLA, PUNTO PACE, SONDRIO 2020, WWF VALT. VALCH. Con l’appoggio di: FEDER. della SINISTRA, ITALIA dei VALORI, PART. DEMOCRATICO, SINISTRA ECOLOGIA LIB.

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Assemblea del 5 aprile a Como

Affollata assemblea martedì 5 aprile alla Fondazione Avvenire per la costituzione del Comitato comasco vota Sì per fermare il nucleare. Ad aderire all’iniziativa, nata su impulso del Comitato per 2 Sì al referendum per l’acqua bene comune e in sinergia con il Comitato lombardo vota Sì per fermare il nucleare, sono stati singoli cittadini e cittadine, esponenti dell’associazionismo, di movimenti di forze politiche e sindacali.

Nella riunione si è approvato lo statuto nel quale è indicato lo scopo di «realizzare attività informative e di promozione ed ogni altra azione a sostegno della Campagna del Referendum contro il nucleare», si è eletto coordinatore provinciale l’ambientalista Paolo Di Adamo si è costituito il Comitato scientifico dei portavoce.

Tutte le informazioni sull’attività del Comitato sono on line sul blog Comoenergiafelice messo dall’Associazione Arci-ecoinformazioni a disposizione della Campagna. La prossima riunione è gia fissata per mercoledì 13 aprile alle 21 nella sede della Fondazione Avvenire in via Teresa Ciceri 12 a Como.

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