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19 marzo a Milano: 2° Forum Regreeneration

Rigenerare come valore sostenibile crea valore immobiliare

MILANO – 19 MARZO 2018 – ASSOLOMBARDA (Sala Falck) – Ore 9,00 | 13,30
Diretta Streaming su Facebook: Habitami.Italia 

Organizza  Tabula Rasa, agenzia green marketing e comunicazione ambientale in collaborazione con Energia Felice, associazione di promozione sociale, partner tecnico-scientifico NOMISMA, Società di studi economici  L’iniziativa segna l’apertura di “Homo Condòmini Tour 2018|19” il Roadshow per l’efficienza energetica degli edifici collegato ad Habitami, campagna pubblica riqualificazione energetica edifici.

Mettere attorno a un tavolo Istituzioni, Stakeholder, Uffici Studi , Associazioni immobiliari e Associazioni dei consumatori per individuare insieme le forme e gli strumenti più efficaci per far comprendere ai cittadini come la riqualificazione energetica faccia bene all’ambiente, migliori il conto di gestione energetica e accresca sia il valore degli edifici che degli immobili oltre a generare comfort abitativo. Regreenerationrigenerare come valore sostenibile crea valore immobiliare perché l’efficienza energetica non è un concetto astratto.

ore 9,00 Registrazione
ore 9,30 INIZIO FORUM
Partecipano (hanno confermato la loro presenza):


Marco GRANELLI
Assessore Mobilità Ambiente Comune di Milano

Carlo INFANTE
Urban Experience, piattaforma di resilienza urbana
Final Tag 1° Forum spunti di riflessione

Giovanni PIVETTA
Responsabile Habitami Homo Condòmini Tour 2018|19
Il ruolo dell’informazione e il “facilitatore” per l’innovazione

Gianni SILVESTRINI
Direttore scientifico Kyoto Club
Cambiamenti climatici e politiche energetiche

Federico TESTA
Presidente ENEA
Contratti di garanzia e marchio di qualità per la deep renovation
Edoardo CROCI
Direttore di ricerca allo IEFE dell’Università Bocconi
Strategie energetiche e nuovi modelli di business sostenibile
Marco MARCATILI
Economista e Responsabile Sviluppo di Nomisma
Rinnovamento urbano per la ripresa dell’Italia valori derivanti da un investimento in riqualificazione urbana
Vittorio CHIESA
Direttore Energy & Strategy Group Politecnico Milano
Gestione dell’energia e modelli incentivanti per l’efficienza energetica
Giuliano DALL’Ò
Presidente Green Building Council Italia
Mutui verdi, un modello standard di valutazione dell’immobile
per finanziare gli interventi di efficienza energetica
Paolo MENEGHINI
AD A2A Energy Solutions
Cristian ACQUISTAPACE
Chief Sales Officer and Board Member E.ON Italia S.p.A.
Roberta BENEDETTI
Senior advisor efficienza energetica SNAM Spa
La multiutility quale acceleratore della riqualificazione energetica in Italia
Paolo CRISAFI
Dir. gen. Assoimmobiliare
Facility management ed efficienza energetica
Vincenzo ALBANESE
VicePresidente FIMAA
Gian Battista BACCARINI
Presidente Nazionale FIAIP
Paolo BELLINI
Presidente Nazionale ANAMA
Stime e valori immobiliari: gli agenti immobiliari i nuovi “valorizzatori”  dell’efficienza energetica

ore 12,15 Dibattito
Modera
Emilia BLANCHETTI
Vicepresidente Festival dell’Energia
Invitati al Dibattito:

Luisa CRISIGIOVANNI
Segretario generale Altroconsumo
Carlo DE MASI
Presidente Nazionale Adiconsum
Emilio VIAFORA
Presidente Nazionale Federconsumatori
Francesco LUONGO
Presidente Nazionale Movimento difesa del cittadino
Massimiliano DONA
Presidente Nazionale Unione Nazionale Consumatori
Marco FREY
Presidente Nazionale Cittadinanza Attiva

Saluti
Mario AGOSTINELLI
Presidente Energia Felice
Gli interventi dei relatori sono 10’/12′ per consentire nell’ultima ora uno spazio aperto a domande e considerazioni sugli interventi precedenti. chiuderanno le final tag del 2° Forum “REGREENERATION”

Segreteria organizzativa: Tabula Rasa – 039 389433
info@homocondominitour.it
Coordinamento: Cristiana Ceruti
Responsabile progetto: Giovanni Pivetta


Gli acceleratori dell’efficienza energetica per abitare sostenibile

Gli edifici sono responsabili del 30% delle emissioni nocive sul nostro pianeta e del 40% dei consumi energetici. La riqualificazione energetica del parco immobiliare esistente offre a tutti gli attori della filiera una grande opportunità ed è al centro dell’attenzione in Europa. L’attuale livello di riduzione dei consumi del comparto edilizio è molto inferiore rispetto ai trend previsti dagli scenari europei di decarbonizzazione al 2050.

Occorre dunque porsi il problema di come accelerare la riqualificazione spinta (quella deep renovation che nel Nord Europa è un’importante realtà già da tempo) di edifici e quartieri. Bisogna realizzare norme e parametri per garantire il ritorno dell’investimento privato. Gli ecobonus potenziati possono aprire il mercato della sostenibilità per la riqualificazione energetica dei condomìni. Solo con un modello nazionale “mediterraneo” è possibile sviluppare l’economia circolare in Italia.

Mettendo a punto sistemi di diagnosi e soprattutto parametri certificati degli interventi di riqualificazione integrata degli edifici con l’apporto di Ecobonus (che prevedano per tutti la cessione del credito d’imposta anche agli istituti bancari) e di fondi privati si può garantire la deep renovation di milioni di edifici privati e pubblici in Italia.

Un privato può impegnarsi e mettere risorse in un progetto di riqualificazione energetica profonda degli edifici o di valorizzazione di un bene immobiliare, ma oggi è frenato dal fatto di non avere la possibilità di verificare l’efficienza economica del progetto. Si stanno facendo gli interventi giusti? Nel modo corretto e con i costi congrui? È con l’ottenimento di queste garanzie che si possono moltiplicare gli interventi dei privati.

C’è bisogno di un’opera di standardizzazione degli interventi da programmare, classificandoli in base ai risultati che sono in grado di portare, omogeneizzando modalità, tecniche, tipologie di materiali e costi. A quel punto si potranno attrarre investitori privati secondo un modello abbastanza semplice: quello della concessione, come succede per le opere pubbliche, dalle autostrade agli aeroporti.

Un privato investe, l’investimento crea subito risparmio energetico e minori costi. Una parte di questi costi inferiori viene riversata agli utenti e un’altra parte ripaga, in un tempo prefissato, l’investimento. In pratica un edificio “efficientato” con i soldi di un privato pagherà a quest’ultimo le bollette energetiche.

I motivi per cui gli interventi non sono stati fatti, oltre a ragioni di tipo tecnico, risiedono anche in questioni legate ai finanziamenti. In particolare: se si offrono delle detrazioni fiscali, è necessario che il soggetto che vuol fare l’intervento abbia un reddito tale da poter utilizzare le detrazioni. Se non ha reddito, l’intervento gli viene a costare il 100%, non il 35%. Se rendiamo cedibili le detrazioni a fondi e istituti bancari, tutti possono ottenere questi benefici. Regreeneration, perché l’efficienza energetica non è un concetto astratto.

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1° Forum REGREENERATION – Roma, 17 gennaio 2018

Rigenerare come valore sostenibile crea valore immobiliare

Roma 17 gennaio 2018 ore 9,00 – 16,30
Hotel Nazionale – Sala Capranichetta

Organizza Tabula Rasa, agenzia green marketing e comunicazione ambientale in Collaborazione con Energia Felice, associazione di promozione sociale
Partner tecnico-scientifico NOMISMA

L’iniziativa segna l’apertura di “Homo Condòmini Tour 2018” il Roadshow 2018 per l’efficienza  energetica degli edifici e collegato ad Habitami, campagna pubblica riqualificazione energetica edifici.

Mettere attorno a un tavolo Istituzioni, Stakeholder, Uffici Studi,  Associazioni immobiliari e Associazioni  dei consumatori per individuare insieme le forme e gli strumenti più efficaci per far comprendere ai cittadini  come la riqualificazione energetica faccia bene all’ambiente, migliori il conto di gestione energetica e accresca  sia il valore degli edifici che degli immobili oltre a generare comfort abitativo.

Rigenerare come valore sostenibile è rigenerare come valore immobiliare  perché l’efficienza energetica non è un concetto astratto.

SCARICA IL PROGRAMMA IN PDF (178 Kb) >>>

 

PARTECIPANO

Sessione Ambiente e Clima
Stefano CASERINI – Mitigazione dei cambiamenti climatici Politecnico di Milano

Sessione Politica e Ambiente
On Ermete REALACCI – Presidente VIII Commissione Camera dei Deputati
On Serena Pellegrino – VicePresidente VIII Commissione Camera dei Deputati
Sen Gianni GIROTTO – X Commissione Senato
Ivan STOMEO – delegato ANCI Politica in materia di Energia

Sessione Efficienza Energetica
Federico TESTA – Presidente ENEA
Davide CHIARONI – ViceDirettore Energy & Strategy Group Politecnico Milano
Alessandro NOTARGIOVANNI – Economista dell’Energia
Giuliano DALL’Ò – Presidente Green Building Council Italia
Alessandro BALDUCCI – Presidente Urbanit

Sessione Real Estate
Paolo CRISAFI – Dir. gen. Assoimmobiliare
Maurizio PEZZETTA – VicePresidente Vicario FIMAA
Fabrizio SEGALERBA – Seg. Nazionale FIAIP
Paolo BELLINI – Presidente ANAMA
Rossana ZACCARIA – Presidente Legacoop Abitanti
Francesco BURRELLI – Presidente ANACI
Vittorio FUSCO – Presidente ANAPI

Sessione Cittadini Consumatori
Luisa CRISIGIOVANNI – Seg. gen Altroconsumo
Emilio VIAFORA – Presidente Federconsumatori
Francesco LUONGO – Presidente Movimento Difesa del Cittadino
Carlo DE MASI – Presidente Adiconsum

MODERANO
Marco MARCATILI – Economista e Responsabile Sviluppo di Nomisma
Giovanni PIVETTA – Responsabile Habitami e Homo Condòmini Tour 2018

SALUTI
Mario AGOSTINELLI – Presidente Energia Felice
Cristiana CERUTI – Ceo Tabula Rasa

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8 agosto: Earth Overshoot Day, il giorno del sovrasfruttamento della Terra

Entro l’8 agosto, l’umanità avrà esaurito le risorse che la natura mette a disposizione per tutto l’anno: é quanto afferma il Global Footprint Network, un’organizzazione di ricerca internazionale che sta cambiando il modo in cui il mondo gestisce le sue risorse naturali e reagisce ai cambiamenti climatici .

Il giorno del sovrasfruttamento della Terra (Earth Overshoot Day), che quest’anno cade l’8 agosto, evidenzia la data in cui la domanda annuale di risorse naturali da parte dell’umanità supera le risorse che la Terra può rigenerare in un anno. Questo è possibile perché emettiamo più anidride carbonica nell’atmosfera di quanto gli oceani e le foreste siano in grado di assorbire e deprediamo le zone di pesca e le foreste più velocemente di quanto possano riprodursi e ricostituirsi.

Le emissioni di carbonio costituiscono la componente del sovrasfruttamento ecologico che sta crescendo più velocemente: l’impronta dovuta al carbonio (carbon Footprint) genera il 60 % della domanda di risorse naturali da parte dell’umanità. Noi denominiamo impronta ecologica questa domanda. Se vogliamo rispettare gli obiettivi fissati dall’accordo sul clima di Parigi adottato da quasi 200 paesi nel dicembre 2015, l’impronta dovuta alle emissioni di carbonio dovrà calare gradualmente fin quasi a zero entro il 2050.

L'8 agosto é il giorno del sovrasfruttamento della Terra (Earth Overshoot Day)

Ciò ci richiede di trovare un nuovo modo di vivere sul nostro “unico” pianeta.
“Un tale nuovo modo di vivere porta molti vantaggi ma richiede anche impegno per realizzarlo”, dice Mathis Wackernagel, co-fondatore e CEO di Global Footprint Network. ” La buona notizia è che tutto ciò è attuabile con le tecnologie disponibili ed é economicamente vantaggioso dato che i benefici complessivi sono superiori a costi.
Si stimoleranno settori emergenti come le energie rinnovabili, riducendo i rischi e i costi connessi a settori imprenditoriali ormai senza futuro perchè basati su tecnologie caratterizzate da alte emissioni di carbonio o perchè soggetti ai rischi connessi al cambiamento climatico (es. edificazioni in riva al mare minacciate dall’innalzamento del suo livello). L’unica risorsa di cui abbiamo più bisogno è la volontà politica.”

Fortunatamente, alcuni paesi stanno raccogliendo la sfida. Per esempio, il Costa Rica ha generato il 97 % della sua elettricità da fonti rinnovabili nel corso dei primi tre mesi del 2016. Anche il Portogallo, la Germania e la Gran Bretagna quest’anno hanno dimostrato livelli molto avanzati riguardo alla capacità di produrre energia rinnovabile, quando il 100% della loro domanda di energia elettrica è stata soddisfatta da fonti rinnovabili per diversi minuti o, nel caso del Portogallo, per diversi giorni. In Cina, nel frattempo, il governo ha delineato un piano per ridurre del 50% il consumo di carne dei suoi cittadini prevedendo in questo modo di abbassare di un miliardo di tonnellate entro il 2030 le emissioni di biossido di carbonio equivalente per il comparto cinese dell’industria del bestiame.

Allo stesso tempo, come singole persone, ognuno di noi può impegnarsi per il cambiamento del suo stile di vita quotidiano. Sulla scia dello storico accordo di Parigi, il Global Footprint Network e i suoi 25 partner dell’Earth Overshoot Day hanno lanciato una campagna di coinvolgimento del pubblico, al fine di evidenziare l’importanza di poter contare sulla certezza delle risorse data da un mondo sostenibile in cui le persone e il pianeta possano prosperare.
Con la campagna #pledgefortheplanet (Impegno per il pianeta) lanciata il 22 aprile – Giornata della Terra, le persone sono invitate a scegliere un #pledgefortheplanet (si trova tutto su www.overshootday.org) e a condividere selfie attraverso i social media. (Macchine fotografiche GoPro saranno assegnate dopo l’Overshoot Day agli autori delle tre foto preferite).

Poiché la popolazione mondiale è cresciuta e il consumo è aumentato – soprattutto per quanto riguarda le emissioni di carbonio – la data dell’Earth Overshoot Day nel tempo si è spostata da fine settembre del 2000 all’8 agosto di quest’anno. Un dato positivo é che la velocità con cui la data dell’Earth Overshoot Day si è man mano anticipata é scesa a meno di un giorno all’anno, in media, negli ultimi cinque anni, rispetto a una media di tre giorni all’anno da quando nei primi anni 1970 é iniziato il sovrasfruttamento.

“L’accordo sul clima di Parigi è ancora la dichiarazione più forte riguardo alla necessità di ridurre drasticamente l’impronta di carbonio. In ultima analisi, la scelta é tra collasso o stabilità”, ha detto Mathis Wackernagel. “Raccomandiamo con forza le nazioni, le città e gli individui a prendere iniziative efficaci e coraggiose per rendere gli obiettivi di Parigi una realtà raggiungibile.”

Cosa è il Global Footprint Network
Il Global Footprint Network è un’organizzazione di ricerca che sta cambiando il modo in cui il mondo gestisce le sue risorse naturali e reagisce ai cambiamenti climatici . Dal 2003 ha collaborato con più di 50 nazioni, 30 città e 70 partner globali per fornire scenari scientifici che hanno indirizzato le politiche ad alto impatto e le decisioni di investimento. Insieme ai suoi partners sta creando un futuro in cui tutti possano prosperare entro i limiti del pianeta.
www.footprintnetwork.org

Per approfondire:
Earth Overshoot Day: www.overshootday.org
Sui social media: #pledgefortheplanet, #overshoot
Video sul National Footprint Accounts: https://youtu.be/_T5M3MiPfW4

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Dopo il Referendum

a cura di Andrea Fontana

Paolo Pileri, docente del Politecnico di Milano ed editorialista per Altreconomia ha commentato i risultati del referendum scrivendo tra l’altro: “occorre al più presto immaginare come impostare una nuova narrazione ambientale decisamente diversa da ieri, perché quella non ha funzionato. Occorre trovare modo di spiegare che con ambiente e sostenibilità si lavora, si fa società, si cresce, si mitigano le disuguaglianze e si migliora. Ovviamente occorre investire molto, molto di più, in cultura ambientale”.

Sono perfettamente d’accordo, anche se l’ultima frase per me ha tre parole di troppo, le ultime.

Se è quasi sempre giusto non cambiare la squadra che vince, è sacrosanto riformare quelle perennemente sconfitte. Occorre analizzare con spietata obiettività quale sia stato il contributo di chi si è speso per cercare di raggiungere un quorum apparentemente impossibile all’ultimo referendum. Ho già avuto modo di dire che considero maldestra l’idea di aver voluto identificare con il movimento NoTriv la campagna referendaria. Intendiamoci, ai NoTriv va tutta la mia stima e la mia solidarietà, ma il quesito era un altro. Non si trattava di stabilire se autorizzare o no le trivellazioni. Quelle sono già state autorizzate, purtroppo anche oltre le 12 miglia e sulla terraferma. Il quesito era sulla durata delle concessioni, se fosse corretto regalare a compagnie, straniere o nazionali poco importa, la possibilità di svincolarsi all’infinito dall’impegno di ripristinare le condizioni ambientali dei siti dove hanno ottenuto le concessioni per installare trivelle e piattaforme. Se è logico, rispetto all’interesse comune, permettere che le compagnie petrolifere possano, in assoluta legalità grazie alla clausola della franchigia annua, evitare di pagare anche le pur minime royalties previste dallo Stato italiano.

Invece siamo finiti a parlare delle cozze, del pericolo di eventuali sversamenti di petrolio in mare quando il 90% delle piattaforme interessate estraggono gas. Ci siamo fatti trascinare in una diatriba da stadio tra tifosi di Renzi e oppositori, manco fosse la Juve. Eravamo anche stati fortunati. Un ministro del Governo guidato dal triunvirato dell’astensione (Napolitano, Renzi e Boschi) si è fatto beccare, al momento giusto, con le mani nella marmellata da intercettazioni imbarazzanti, come un Moggi qualsiasi.

Non siamo stati capaci di sfruttare neppure il contributo del pontefice, che pure gode di grande influenza e con l’enciclica Laudato sì ha sostenuto con chiarezza e profonda capacità di analisi quasi tutte le tesi che ci stanno a cuore.

Inoltre, non credo che i temi dell’ambiente e della sostenibilità non interessino il grande pubblico, potrebbero avere, al contrario un grande fascino. Sono anche convinto che almeno l’ottanta per cento degli italiani, con una frequenza scolastica elementare, sappia perfettamente quanto siano scarse le nostre materie prime e che l’unico convinto si possa competere con oligarchi russi e sceicchi nel gioco di chi ha il pozzo più grosso sia Corrado Passera, l’ex ministro dello sviluppo economico autore della Strategia Energetica Nazionale in vigore dai tempi del governo Monti.

Insomma, mi pare evidente che ci siano stati errori tattici e strategici rilevanti. Occorrerebbe però sapere su quali forze si può realmente contare per una svolta dai contenuti radicali che, se vengono continuamente sfumati, non risultano discriminanti per andare a votare.

Sinceramente mi sento di ringraziare Greenpeace e pochi altri per l’impegno profuso. In particolare Andrea Boraschi ha svolto un gran lavoro confrontandosi in modo pacato e intelligente ogni volta che gli è stata data l’opportunità di dire la sua in un dibattito. Grazie alle strategie non convenzionali di marketing e comunicazione di Grennpeace, spesso quest’opportunità se l’è creata dal nulla. Forte è stato il tentativo di approfondire oltre il 17 Aprile la posta in gioco, come nel caso dell’e-book promosso da Angelo Consoli. Di più avrebbero potuto fare, secondo me, WWF e Legambiente, le maggiori associazioni ambientaliste sul territorio. Probabilmente ha fatto poco anche la Chiesa. Non so quanti fedeli abbiamo accolto l’appello dei vescovi che hanno invitato a informarsi e ad andare a votare. Non so quanti parroci abbiano letto l’enciclica e quanti ne abbiano preso spunto per tradurne il messaggio in una azione diffusa.

Dopo aver dispensato le mie perle di saggezza (almeno l’autoironia è rimasta) vorrei porre una domanda a chi ha avuto la pazienza di arrivare fino a qui: come pensiamo di avviare una nuova narrazione dei temi legati all’ambiente, all’etica, all’ecologia, all’energia e all’economia se i comunicatori restano sempre gli stessi che, per chiudere con un’altra metafora calcistica, sarebbero già stati da un pezzo messi in panchina e perlomeno affiancati, se non sostituiti, dalle promesse delle leve giovanili?

Il dibattito è aperto.

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14-15 Dicembre: Italia, pensi di avere gli E Factor?

Dibattito pubblico alla Triennale di Milano

14 – 15 Dicembre 2015 dalle 10,00 alle 17,00

Italia, pensi di avere gli E Factor? Edilizia, Energia, Ecologia, Etica stanno per produrre una reazione a catena liberando i talenti delle alchimie verdi nell’Economia e generando nuovi modelli ecologico sostenibili di abitare e produrre?

Lo sviluppo sostenibile, chiave di volta del progresso tecnologico, impone infatti a tutti di giocare un ruolo primario nella riconversione di vecchie tecnologie in nuovi processi puliti e nella progettazione di nuovi prodotti, nuovi processi e nuovi modelli eco-compatibili.

L’edilizia sostenibile è una delle leve più importanti per affermare un nuovo modello di sviluppo capace di coniugare l’attività economica con la tutela dell’ambiente e la qualità della vita collettiva.

Si discute alla Triennale di Milano di nuovi modelli di abitare e di produrre, di politiche a sostegno del green building (edilizia verde), si identificano i profili professionali in evoluzione sia in termini di nuove figure e competenze.

A partire dal paradigma di un’economia ecologica e sostenibile si mostra come tutte le fasi della progettazione, realizzazione e manutenzione di un edificio fino al modo stesso di abitare stanno mutando per effetto dello stretto legame esistente tra innovazione e industrializzazione.

Reti, Condivisione, Prosumers ovvero consumatori e produttori allo stesso tempo di beni, servizi, prodotti, energia stanno orientando la società dal modello di “possesso” a quello di “accesso”.

14 Dicembre 2015 (TRIENNALE – SALA LAB)

ore 10,00/10,30 • Registrazione partecipanti

ECONOMIA ore 11,00/14,30
Le politiche e gli strumenti per la sostenibilità
Modera: Saverio Fossati • Il Sole 24Ore
Contributi: Sergio Ferraris • Dir. QualEnergia
Mauro Conti • Dir BIT SPA • Kyoto Club
Intervengono:
Alessandro Cattaneo • Presidente Fondazione Patrimonio Comune ANCI
Serena Pellegrino • Vice Presidente VIII Comm. Camera
Enrico Borghi • Membro VIII Comm. Camera
Samuele Segoni • Membro VIII Comm. Camera
Paolo Arrigoni • Membro XIII Comm Senato
Massimo Felice De Rosa Membro VIII Comm. Camera
Gianni Girotto • Membro X Comm Senato
Paola Nugnes • Membro XIII Comm Senato
Romano Stasi • Segretario generale ABI LAB
Valter Menghini • resp. servizio PMI CDP
Massimo Beccarello • resp. Eff. Energetica Confindustria
Andrea Poggio • Legambiente
Marco Boschini • Coordinatore Ass. Comuni Virtuosi

ENERGIA ore 14,30/17,00
Strategie, strumenti, incentivi e controlli per l’efficienza energetica
Modera:
Intervengono:
Federico Testa • Commissario ENEA
Costantino Lato • Direzione Efficienza Energetica GSE
Agostino Re Rebaudengo • Presidente AssoRinnovabili
Marco Dettori • Presidente ASSIMPREDIL ANCE
Luca Meini • Responsabile Permittining e Incentivi di Enel Energia
Livio De Santoli • Presidente AICARR
Francesco Ferrante • Kyoto Club

ECCELLENZE  ore 17,00/18,30
Case History ed Economia Circolare
Modera:
Intervengono:
Daniela Ducato • Edizero
Chiara Tonelli • Arch. Prof. Università degli Studi Roma Tre
Achille Monegato • Ricercatore Favini
Marino Piasentà • Laboratorio Innovazione tecnologica

15 Dicembre 2015 (TRIENNALE – SALA LAB)

ECOLOGIA ETICA ore 10,30/13,00
Conversioni eco-logiche
Modera: Marco Fratoddi • Dir. La Nuova Ecologia
Intervengono:
Gianni Silvestrini • Presidente Green Building Counsil Italia
Guido Viale • Sociologo
Karl Ludwig Schibel • Sociologo – Alleanza Per Il Clima
Mario Agostinelli • Presidente Energia Felice
Marco Moro • Edizioni Ambiente

ECONOMIA ECOLOGICA  ore 14,00/15,30
La Geotermia risorsa strategica a Milano
Modera:
Intervengono:
Vincenzo Francani • Docente di geologia ambientale Politecnico di Milano
Andrea Negri • AD Pran
Fabio Roggiolani • Gruppo Informale per la Geotermia e l’Ambiente
Giuliano Gabbani • Docente di Scienze della Terra Università di Firenze

EDILIZIA  ore 15,30/17,00
Abitare e produrre sostenibile
Modera: Marco Gisotti • Dir. Tekneco
Intervengono:
Giuliano Dall’O • Dipartimento ABC Politecnico Milano
Vittorio Chiesa • Energy & Strategy Group Politecnico Milano
Serena Rugiero • Ricercatrice Fondazione IRES
Ulrich Klammsteiner • ViceDirettore KlimaHaus
Xxxxxx Xxxxxxx • Vice Presidente ASSIMPREDIL ANCE
Ada De Cesaris • Avvocato amministrativista

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