17 aprile: Giornata internazionale delle lotte contadine

Il 17 aprile è la giornata internazionale delle lotte contadine, che ricorda il massacro di 19 contadini che lottavano per terra e giustizia in Brasile, nel 1996. Ogni anno si celebra questo giorno in tutto il mondo, a difesa dei contadini e delle contadine che lottano per i loro diritti.

“La Via Campesina (coordinamento globale delle organizzazioni contadine) lotta per fermare l’accaparramento di terre (land grabbing) e rivendicare la terra che ci è stata sottratta. La terra deve stare nelle mani di chi la lavora!”

 

Incontro pubblico alle ore 21 presso UNITRE – Aula Conferenze 7 (I° piano)

via Ariberto 11 – Milano (MM2-S.Agostino/P.taGenova)

Introduce

Massimiliano Lepratti – ricercatore e musicista Intervengono

Raffaele Masto – giornalista di Radio Popolare, anche presentando il suo recente libro “Buongiorno Africa” (Bruno Mondadori – 2011)

Antonio Lupo – Presidente del Comitato Amig@s MST – Italia

Alfredo Somoza – Direttore di Icei e Dialoghi.info

Silvana Galassi – Prof. ssa di Ecologia della Univ.di Milano – Comitato milanese per l’acqua e Associazione Yacouba per l’Africa (VA) su: ” Chi ruba l’acqua all’Africa”

Proiezione di un video di Chico Buarque e di un video sul land grabbing

Renato Rossi – agronomo porta un saluto del direttivo di Aiab Lombardia

Coordina: Gino Perri di Metromondo

Promuovono: Comitato Amig@s Movimento Sem Terra, Arci Metromondo, Fratelli dell’uomo-onlus, ICEI (Istituto Cooperazione Economica Internazionale), Dialoghi.info

13-14 aprile: “Giustizia ambientale” convegno a Rovigo

Convegno: Giustizia ambientale. La distribuzione delle risorse fra aree tenaci e aree fragili

13- 14 aprile 2012 –  “Palazzo Celio”, Rovigo

PROGRAMMA

Il tema della giustizia ambientale ha due declinazioni di base: una, storica, riguarda le aree residenziali americane dove si scopriva l’esistenza di inquinanti particolarmente dannosi per quella popolazione; da lì partiva allora un movimento di protesta per la giustizia ambientale, ossia la richiesta di un risarcimento, la rimozione della fonte inquinante, il processo per i responsabili del danno; una declinazione, più recente – diremo, terzomondista – che vede nella sottrazione di preziose risorse ambientali da contesti abitati da gruppi etnici marginali una palese violazione dei diritti umani; da ciò scaturiscono movimenti di protesta nazionali e internazionali di varia fortuna.

In certi casi come in America Latina tali questioni entrano nel dibattito politico e possono condizionare l’elezione dei leader nazionali. In altri, come nel sud est asiatico o in Africa gran parte della protesta è lasciata alle Ong e ai loro mezzi di denuncia presso l’opinione pubblica occidentale.

All’interno dell’Europa e ancor più in Italia il movimento per la giustizia ambientale non ha avuto mai una grande presa, probabilmente per una ragione strutturale. La forte densità degli insediamenti umani e industriali nonché le forti interrelazioni fra le singole aree hanno reso difficile trovare una netta linea di demarcazione fra svantaggiati e avvantaggiati.

Il danno ambientale esiste, ma solitamente è così puntuale o così diffuso, da non creare fratture sociali, come invece avviene in altre parti del mondo. In realtà vi sono anche in Italia e il fatto che non vengano alla luce è probabilmente un indicatore di fragilità territoriale e politica.

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Appello contro la Multiutility del Nord

ABBIAMO DETTO SI AI REFERENDUM

DICIAMO NO ALLA MULTIUTILITY

APPELLO CONTRO LA MULTIUTILITY DEL NORD

Facciamo parte dei 27 milioni di cittadine e cittadini che si sono espressi contro la privatizzazione dell’acqua e per la difesa dei beni comuni. Viviamo con forte preoccupazione i ripetuti tentativi di cancellazione del risultato referendario, che colpiscono al cuore la partecipazione democratica e la credibilità delle istituzioni.

Con l’abrogazione dell’art. 23 bis, il referendum ha restituito alla sfera pubblica non solo l’acqua, ma anche gli altri servizi pubblici, compresi i rifiuti e il trasporto pubblico locale. Decenni di liberalizzazioni e privatizzazioni ci lasciano aziende con miliardi di debito, aumento dei costi dei servizi per i cittadini, peggioramento delle condizioni dei lavoratori del settore, azzeramento degli investimenti in nuove reti, impianti e tecnologie, spreco di ingenti risorse naturali, finite e irriproducibili, e una drastica riduzione degli spazi di democrazia, di partecipazione e di trasparenza.

La proposta di creare una grande multiutility del nord si inserisce in questo quadro desolante. Ripercorre la strada dei fallimenti testimoniati dai bilanci in debito di A2A, Iren, Hera, ecc.; ci ripropone l’idea di vendere servizi essenziali per coprire buchi di bilancio; punta a superare i debiti delle aziende attraverso economie di scala.

Oggi più che mai una scelta del genere non deve essere perseguita. Al contrario è necessario aprire un ampio dibattito pubblico che coinvolga le amministrazioni locali, le assemblee elettive, coloro che hanno promosso e vinto i referendum, le associazioni, i comitati, tutti coloro che vogliono preservare l’universalità dei diritti fondamentali, come l’acqua, e tutelare i diritti dei lavoratori.

DIFENDI IL TUO VOTO, FIRMA ANCHE TU

Leggi l’appello integrale, firma anche tu su www.acquabenecomune.org

 

La giunta di Milano non ne ha parlato, il Consiglio Comunale tanto meno. Perché l’assessore Tabacci e il City manager Corritore presentano la mutiutility del nord come cosa decisa? Si vuole costruire una fusione di aziende locali, piene di debiti e creare, ignorando la volontà referendaria, un mega colosso affidato ai privati per gestire energia, rifiuti, trasporti e acqua.

Contro questa ipotesi, personalità del mondo della cultura, dei movimenti, del sociale e della politica, hanno lanciato un appello parzialmente riprodotto sul retro, leggilo e firmalo su www.acquabenecomune.org

Sabato 31 marzo, ore 12

Sala America, padiglione 4 – Fa’ la cosa giusta, Fiera Milano City

Il mio voto va rispettato.

Presentazione dell’appello contro la Multiutility

Acqua, rifiuti, trasporti ed energia devono essere sottoposti al controllo dei cittadini

Partecipano: Basilio Rizzo (presidente del Consiglio Comunale di Milano) – Moni Ovadia (Attore) – Andrea Di Stefano (Dir. rivista Valori, giornalista di Radio Popolare) – Emilio Molinari (Forum Nazionale dei Movimenti per l’Acqua). Presiede: Giovanna Procacci (Comitato Milanese Acquapubblica). Nel corso dell’incontro è previsto l’intervento artistico di Diego Parassole.

Appuntamenti a Fa’ la cosa giusta!

Questo fine settimana si caratterizza per alcuni appuntamenti importanti nell’ambito della Fiera “Fa’ la cosa giusta!”, l’evento dedicato al consumo critico e agli stili di vita sostenibili. Noi dell’Associazione Energia Felice vi proponiamo:

SABATO 31 MARZO

  • ore 12.00-14.00 – Sala America

Il mio voto va rispettato. Presentazione dell’appello contro la Multiutility. Acqua, rifiuti, trasporti ed energia devono essere sottoposti al controllo dei cittadini

Con: Basilio Rizzo, presidente del Consiglio Comunale di Milano; Moni Ovadia, Attore; Andrea Di Stefano, Dir. rivista Valori, giornalista di Radio Popolare; Emilio Molinari, Forum Nazionale dei Movimenti per l’Acqua. Presiede: Giovanna Procacci, Comitato Milanese Acquapubblica. Nel corso dell’incontro è previsto l’intervento artistico di Diego Parassole.

DOMENICA 1 APRILE

  • ore 11.00-12.00 – presso lo stand dell’ARCI

Presentazione del libro “Imperativo EnergEtico -Come realizzare la completa riconversione del nostro sistema energetico” (Edizioni Ambiente) di Hermann Scheer.

Con Mario Agostinelli, pres. Ass. Energia Felice; Gianni Gaggiani, Legambiente Milano

  • ore 14.00-16.00 – Sala Oceania

L’energia che abbiamo in mente
Attuare il referendum contro il nucleare: l’energia tra i beni comuni. Finanziare dal basso energia a basso impatto: Rete Energie e l’impianto fotovoltaico in Cascina Santa Brera di Intergas Mi. Nuova Ed. di “L’energia che ho in mente” come scegliere un fornitore di energia.

Con M. Agostinelli, pres. Ass. Energia Felice; S. Capuzzo, Energoclub; M. Mariano, pres. Coop. ReteEnergie; M. Bedoni/G. D’Avanzo, gruppo energia Intergas Mi; G. Ruggieri, Univ. dell’Insubria. Modera R. Carlini.
A cura di Gruppo Energia, Intergas Mi.